I libri preferiti da Mark Zuckerberg

I libri preferiti da Mark Zuckerberg

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I libri preferiti di Mark Zuckerberg

Mark Elliot Zuckerberg è nato nel 1984 a White Plains, New York. La sua famiglia materna ha origini bulgare. Ha frequentato Harvard, a Boston, studiando psicologia e informatica, ma non ha mai concluso il percorso universitario.

Nel 2004 ha fondato il social network Facebook insieme ad alcuni compagni: Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes.

Prima di Facebook aveva ideato: Facemash: un sito attraverso il quale si chiedeva agli utenti di valutare i compagni dalle foto e Course Match: un programma per orientarsi sui corsi da seguire al college.

Il 28 ottobre 2021 arriva una svolta epocale, Mark annuncia un cambio di immagine e di filosofia. Facebook sarà Meta, sottolineando che la priorità del colosso californiano sarà il cosiddetto metaverso.

Mark Zuckerberg, nel 2015, ha lanciato il proposito di leggere due libri al mese. Partendo dall’intento di connettere e spingere più persone possibili alla lettura, ha creato sul suo social network la pagina “A Year of a Books”: un gruppo di lettura in cui gli utenti, oltre 600.000 mila, possono discutere i testi che stanno leggendo. I libri scelti: “enfatizzano l’apprendimento di nuove culture, credenze, storie e tecnologie.”

Il primo libro suggerito nel gruppo Facebook è stato: “La fine del potere” di Moises Naim che ha suscitato un grande interesse da parte del pubblico, andando oltre le aspettative.

Ecco 12 libri che Mark raccomanda di leggere:

La fine del potere” – Moisés Naím

La tesi di Naím è che “nel 21° secolo, il potere è più facile da ottenere, più difficile da usare e più facile da perdere“. Naím sostiene che la combinazione di un governo sempre più inefficiente e dall’altro un pubblico più esigente è tossica e che la fiducia del pubblico si sta erodendo. Stiamo assistendo a uno spostamento del potere: da Ovest a Est e da Nord a Sud, dai colossi industriali alle agili start-up. Il motto del volume è: “Dare più potere alle persone“.

In questo testo, il pluripremiato editorialista ed ex redattore di politica estera Moisés Naím mostra come la spinta anti-establishment dei micropoteri possa rovesciare i tiranni, rimuovere i monopoli e aprire nuove straordinarie opportunità, ma può anche portare al caos e alla paralisi. Naím racconta abilmente i cambiamenti in atto negli affari, nella religione, nell’istruzione, all’interno delle famiglie e in tutte le questioni di guerra e pace.

Perché le nazioni falliscono” – D. Acemoğlu e J. A. Robinson

Un saggio politico che racchiude 15 anni di ricerca dell’economista del MIT Daren Acemoğlu e del politologo di Harvard James Robinson e tratta le enormi differenze di reddito e di tenore di vita fra i paesi ricchi e quelli poveri del mondo. Gli autori ripercorrono la storia universale: dall’Impero romano alla Venezia medievale, dagli inca e i maya alla tratta degli schiavi, dalla Cina delle dinastie Ming e Qing all’assolutismo di Mao Zedong, dall’Impero ottomano alle autocrazie mediorientali. Le élite dominanti preferiscono difendere i propri privilegi ed estrarre risorse dalla società che avviare un percorso di benessere per tutti.

Gli autori dimostrano che sono le istituzioni politiche ed economiche create dall’uomo alla base del successo o dell’insuccesso economico, inoltre sostengono che i “governi estrattivi” utilizzano i controlli per imporre il potere di pochi eletti, mentre i “governi inclusivi” creano mercati aperti che consentono ai cittadini di spendere e investire denaro liberamente e che la crescita economica non indica sempre la salute a lungo termine di un paese.

Facciamoci avanti” – Sheryl Sandberg

Sandberg è il direttore operativo di Facebook, diplomata ad Harvard ed è una femminista dichiarata che vuole trasformare il ruolo delle donne sul posto di lavoro. L’autrice racconta la condizione femminile sul lavoro, utilizza dati statistici e studi scientifici per superare le ambiguità e i pregiudizi che circondano le vite e le scelte delle donne che lavorano. Riporta anche la propria esperienza raccontando le sue decisioni, gli errori, le battaglie quotidiane che ha condotto per la propria carriera e la propria famiglia.

Consiglia di seguire 3 lezioni per affrontare al meglio nel mondo del lavoro come donna:

  1. Tratta la tua carriera come una palestra nella giungla;
  2. Impara a trovare un equilibrio tra ambizione e fascino;
  3. Prima di diventare madre, dedicati alla tua carriera il più possibile.

L’inizio dell’infinito” – David Deutsch

Deutsch, filosofo e professore presso il dipartimento di fisica atomica e laser per la computazione quantistica, propone uno sguardo sul progresso dell’umanità in seguito alla rivoluzione scientifica. Tocca tutte le branche del sapere, dall’arte e la scienza alla politica fino alla filosofia. Affronta il tema del progresso e della sua eventuale fine, per esaurimento o per catastrofe, o della sua indefinita progressione.

Deutsch sostiene che le spiegazioni hanno un posto fondamentale nell’universo, hanno una portata e un potere illimitati per provocare il cambiamento, e la ricerca di migliorarli è il principio regolatore di base non solo della scienza, ma anche di tutti gli sforzi umani di successo. Il flusso risultante di spiegazioni in continuo miglioramento ha una portata potenzialmente infinita: siamo soggetti solo alle leggi della fisica, e non impongono alcun limite superiore a ciò che alla fine possiamo comprendere, controllare e raggiungere.

Il problema dei tre corpi” – Liu Cixin

È un romanzo di fantascienza con riferimenti alla scienza che fa parte di una trilogia scritta dallo scrittore cinese Liu Cixin. È ambientato nella Cina della rivoluzione culturale dove alcuni scienziati cinesi disillusi implorano gli alieni di venire sulla Terra per riscattare con la forza l’umanità. L’autore utilizza l’espediente narrativo della fantascienza per raccontare e criticare la storia della Cina.

È un libro degno di nota perché è stato segnalato come indicativo di un cambiamento culturale in Cina, dove la rapida modernizzazione e il progresso hanno catturato l’immaginazione del pubblico.

“Gang Leader for a day” – Sudhir Venkatesh

L’autore, docente di sociologia all’Università di Chicago, racconta l’esperimento “sul campo” negli anni ’90 quando ha frequentato i membri di una gang di narcotrafficanti. La sua ricerca, durata quasi un decennio, ha rivelato il funzionamento del traffico di droga da strada. Sudhir racconta di come è in contatto con una gang di strada di Chicago, i The Black Kings, e che viene lentamente accettato nella comunità fino a incontrare alcuni dei suoi membri chiave.

L’allora studente del primo anno Sudhir Venkatesh sperava di trovare alcune persone disposte a fare un sondaggio a scelta multipla sulla povertà urbana e impressionare i suoi professori con la sua audacia. Non avrebbe mai immaginato che come risultato di questo incarico avrebbe fatto amicizia con un capobanda di nome JT e avrebbe trascorso la maggior parte di un decennio inserito nei progetti sotto la protezione di JT. Da una posizione privilegiata di accesso senza precedenti, Venkatesh ha osservato JT e il resto della sua banda mentre gestivano la loro attività di vendita di crack eludendo la legge e vivendo la complessa struttura gerarchica della banda .

“Sapiens. Da animali a dèi” – Yuval Noah Harari 

Centomila anni fa, almeno sei diverse specie di umani abitavano la Terra. Eppure oggi ce n’è solo uno: l’homo sapiens. Quale fine hanno fatto gli altri?

La maggior parte dei libri sulla storia dell’umanità seguono un approccio storico o biologico, ma Harari rompe gli schemi con questo libro estremamente originale che inizia circa 70.000 anni fa con l’apparizione della cognizione moderna. Racconta il ruolo che gli esseri umani hanno svolto nell’ecosistema globale e di come l’uomo grazie alle proprie costruzioni sociali e alla propria immaginazione è l’unica specie esistente in gradi di andare oltre i confini imposti dalla biologia. Il libero arbitrio in realtà è un’illusione, l’uomo ha finito per schiavizzare sé stesso attraverso l’uso di finzioni come il denaro. 

“Ordine mondiale” – Henry Kissinger

Henry Kissinger, ex segretario di stato americano, nel suo libro offre una profonda meditazione sulle radici dell’armonia internazionale e del disordine globale, analizza i modi in cui diverse parti del mondo hanno compreso il concetto di impero e potere politico per secoli e come la moderna economia globale li ha uniti in modi spesso violenti. Kissinger attinge alla sua esperienza come uno dei principali statisti dell’era moderna: consigliando presidenti, viaggiando per il mondo, osservando e plasmando gli eventi centrali della politica estera degli ultimi decenni. L’autore rivela la sua analisi della sfida finale per il XXI secolo: come costruire un ordine internazionale condiviso in un mondo di prospettive storiche divergenti, conflitti violenti, tecnologia proliferante ed estremismo ideologico.

“The Hard Thing About Hard Things: Building a Business When There Are No Easy Answers” – Ben Horowitz

Ben Horowitz, cofondatore di Andreessen Horowitz (azienda statunitense di venture capital) e uno degli imprenditori più rispettati ed esperti della Silicon Valley. Nel suo libro offre consigli essenziali sulla creazione e la gestione di una startup: saggezza pratica per gestire i problemi più difficili ai quali la business school non risponde. Molte persone parlano di quanto sia bello avviare un’impresa, pochissime invece sono oneste su quanto sia difficile gestirne una. Ben Horowitz analizza i problemi che devono affrontare i leader ogni giorno, condividendo le intuizioni che ha acquisito sviluppando, gestendo, vendendo, acquistando, investendo e supervisionando aziende tecnologiche. Un fanatico del rap per tutta la vita, amplifica le lezioni di business con i testi delle sue canzoni preferite, raccontando di tutto: dal licenziare gli amici al bracconaggio dei concorrenti, al coltivare e sostenere una mentalità da CEO fino a conoscere il momento giusto per incassare. Un testo utile sia agli imprenditori più esperti sia per gli aspiranti imprenditori.

 

“Portfolios of the Poor: How the World’s Poor Live on $2 a Day” – Collins, Morduch, Rutherford, Ruthven

Quasi il 40% dell’umanità vive con una media di 2$ al giorno o anche meno. Ogni giorno, più di un miliardo di persone in tutto il mondo si ritrova in questa situazione. “Portfolios of the Poor” è il primo libro che spiega sistematicamente come i poveri trovano soluzioni ai loro problemi finanziari quotidiani.

Gli autori hanno condotto interviste durante il corso di un anno con gli abitanti dei villaggi poveri e gli abitanti delle baraccopoli in Bangladesh, India e Sudafrica, attraverso registrazioni che tengono traccia, centesimo dopo centesimo, di come determinate famiglie gestiscono i loro soldi. Le storie di queste famiglie sono spesso sorprendenti e stimolanti. La maggior parte delle famiglie povere non vive alla giornata, spendendo ciò che guadagna nel disperato tentativo di restare a galla. Una scoperta fondamentale è che la povertà estrema prospera in aree non dove le persone vivono da un dollaro al giorno o dove sono diffuse decisioni di acquisto sbagliate, ma si manifesta invece dove non hanno accesso alle istituzioni finanziarie per immagazzinare i loro soldi.

“Dealing with China” – Henry M. Paulson Jr.

Zuckerberg è stato profondamente affascinato dalla cultura cinese negli ultimi anni. Ha  infatti imparato a parlare il cinese mandarino e ha affermato che uno dei suoi obiettivi a lungo termine è convincere il governo cinese a consentire ai suoi cittadini di utilizzare Facebook.

Questo libro, scritto dall’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, esplora il recente aumento dell’influenza globale della Cina e il modo in cui influisce sul mondo.

Negli ultimi 35 anni, la Cina ha vissuto una delle più grandi trasformazioni economiche e sociali della storia umana“,  scrive Zuckerberg . “Centinaia di milioni di persone sono uscite dalla povertà. Con molte misure, la Cina ha fatto di più per sollevare le persone dalla povertà rispetto a tutto il resto del mondo messo insieme“.

“The Idea Factory: Bell Labs and the Great Age of American Innovation ” – Jon Gertner

Jon Gertner racconta la storia dei Bell Labs ( i Bell Laboratories sono un centro di ricerca e sviluppo, attualmente di proprietà di Nokia) dagli anni ’20 agli anni ’80, in cui l’invenzione del transistor ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e lo stile di gestione che promuove l’innovazione che regola la Silicon Valley.

Le ricerche condotte nei Bell Labs gli sono valse il maggior numero di premi Nobel di qualsiasi laboratorio nella storia, con sette in fisica e un altro in chimica.

Zuckerberg scrive di aver scelto il libro perché è: “molto interessato a ciò che causa l’innovazione: che tipo di persone, domande e ambienti“.

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